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CHI SIAMO

"Il valore degli uomini è proporzionale alla loro capacità e volontà di lavorare in armonia con gli altri"

Storia di pietre

E’ dal 1935 che la famiglia Marinelli è a capo della ditta Marinelli A. Calce Inerti Srl che opera nel settore estrattivo della lavorazione dei materiali inerti.
Inizialmente Augusto Marinelli esercitava la sua attività estrattiva presso la cava di
Mantignana, successivamente il figlio Antonio Marinelli ha continuato a proseguire l’attività già avviata.


Nella cava di Mantignana il materiale estratto e lavorato è assorbito nella quasi totalità dal mercato del calcestruzzo della prefabbricazione edile e stradale.

Lo sviluppo dell’attività urbanistica territoriale ha determinato il bisogno da parte dell’azienda di individuare nuovi siti da destinare per l’estrazione della materia prima. Nel 1964 a pochi km dalla cava di Mantignana venne aperta la cava di Capocavallo, oramai chiusa per esaurimento della materia prima. Qui il materiale estratto veniva totalmente lavorato all’interno della cava; erano prodotti misto per stabilizzati, sabbie da muratura e da intonaci.

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Nell’antichità i paesi nascevano e si sviluppavano vicino alle cave, questo perché il
materiale veniva trasportato a mano o tramite la forza motrice animale, a quel tempo, infatti, muli e cavalli equivalevano ai potenti motori dei mezzi di trasporto attuali. Quindi, più era vicino il materiale meno era costoso e meno fatica facevano nel trasportarlo, questo vale sia per la storia della nascita della Cava di Mantignana sia per quella di Capocavallo. Un altro motivo predominante per la nascita e lo sviluppo delle due cave in questione è stata la facilità estrattiva e l’ottima qualità del materiale.

Per quanto riguarda la cava di Capocavallo in base allo sviluppo, alle caratteristiche della zona e al diverso utilizzo dei materiali che si è verificato col passare degli anni si è concretizzata la consapevolezza che era una cava che doveva volgere verso una
sistemazione finale, ed infatti d’accordo con i tecnici dell’Amministrazione Comunale, ci indirizzammo verso lo studio di un progetto di riambientamento, che recuperasse al meglio, in base alle tecniche del tempo, le pareti scavate e contemporaneamente offrisse una sistemazione più agevole e sicura alla strada di accesso al paese “vecchio” di Capocavallo. In tale fase progettuale la nostra ditta si impegnò alla cessione gratuita di alcuni ettari di terreno a favore di questa Amministrazione, cosa che venne puntualmente fatta.


Il recupero delle pareti scavate avvenne tramite la realizzazione di gradoni, sui quali
furono messe a dimora delle specie arbustive, piante di piccole dimensioni, le quali col tempo hanno attecchito e sono riuscite a coprire completamente le pareti scavate. Oggi la situazione della cava di Capocavallo è apprezzata, sia dall’opinione pubblica che dall’Amministrazione Comunale, che ha deciso di renderla edificabile e di realizzarci anche un parco ad uso pubblico.

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Il sito estrattivo di Mantignana ha una storia completamente diversa: anticamente per costruire le case si utilizzava la calce e per poter ottenere della buona calce serviva un tipo di pietra che contenesse carbonato di calcio pari al 98%, è questa la caratteristica fondamentale della pietra ottenuta dalla Cava di Mantignana. Inizialmente, infatti, il sito era impiegato per fare delle “cotte di pietra singole”: le persone si recavano lì per estrarre e cuocere la pietra per fare la calce con cui realizzare le proprie abitazioni. Col passare degli anni, in base al continuo aumento di tale esigenza, lì sono state realizzate due cave e costruiti due forni per la cottura della calce. Successivamente, nella stessa zona, le “Cementerie del Trasimeno” aprirono un sito estrattivo per l’approvvigionamento della pietra necessaria alla realizzazione del cemento e con l’evolversi delle esigenze costruttive si aprirono altre due cave, una per estrarre pietra da muro ed una per estrarre la pietra rossa, quest’ultima utilizzata per la produzione di granulati impiegati a quel tempo
per la realizzazione dei tratti stradali.

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Alla fine degli anni 60, dove ora sorge la cava di Mantignana, esistevano ben cinque siti estrattivi e quando la Marinelli A. Calce Inerti Srl è diventata proprietaria dell’intera area in questione, si decise la sistemazione da adottare per recuperare al meglio le zone precedentemente scavate. Si adottò la tecnica del recupero ambientale tramite gradoni, nei quali avvenne la messa a dimora di piante che negli anni, grazie alle continue manutenzioni, hanno tutte attecchito e che oggi hanno quasi interamente coperte le pareti scavate.

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Nel futuro continuerà l’esigenza dell’approvvigionamento di calcare e si troverà
un’adeguata soluzione, che dia la possibilità di continuare l’escavazione in maniera
“corretta” facilitando il contemporaneo riambientamento, tema su cui la nostra azienda ha dimostrato da sempre la sua sensibilità e saprà essere propositiva.

All’inizio degli anni ottanta venne aperta la cava di Colle Umberto I (Monticchio),
attualmente fulcro della produzione. In questo sito il materiale estratto, dopo aver subito una prima lavorazione, in parte viene inviato all’impianto di selezione e lavaggio della cava di Mantignana, dal quale vengono prodotti sabbie e pietrischi lavati di cava; in parte lavorato in loco, dal quale vengono prodotti aggregati non lavati di varie pezzature utilizzabili per calcestruzzo conglomerati bituminosi, pietra da massicciata, pietre da muratura, materiale per il rivestimento di strutture, materiale per rilevati stradali.

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Nell’anno 2000 la ditta Marinelli decide di aprire un centro per la raccolta dei materiali, provenienti dalle demolizioni; è così che presso la cava di Mantignana trova collocazione un impianto di frantumazione e vagliatura per materiali di risulta, attualmente in grado di produrre tre diverse pezzature di prodotti, utilizzabili per sottofondi stradali e riempimenti di vario genere.

Dal 1935 la storia continua...

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