L'Umbria punta sulle api per favorire la rigenerazione ambientale e la biodiversità nelle cave con il progetto regionale "Proud to Bee Quarry", iniziativa pilota nel panorama nazionale che prevede il posizionamento di alveari all'interno delle attività estrattive.

​​“Proud to Bee Quarry”, un gioco di parole tra 'be' essere e 'bee' ape, rappresenta una rivoluzione significativa nel segno della rigenerazione green, si tratta di un modo innovativo per rigenerare il nostro territorio in maniera veloce ed efficace.​​

​La presenza di cave, sia in uso che dismesse, è diventata il punto di partenza di questa innovazione, che punta a renderle luoghi vivi, mettendoci le api per riqualificare i siti e incentivare la biodiversità.

​Una buona pratica sostenuta a livello europeo, per la biodiversità e per creare habitat favorevoli alle api, fondamentali bioindicatori ambientali.

​Le api, considerate gli animali più essenziali del pianeta, sono anche insostituibili sentinelle ambientali, la loro presenza è preziosa quanto necessaria in ogni ecosistema.

​L'ingegnere Capo della Polizia Mineraria regionale, Cav. Ing. Simone Padella, definisce il progetto come il modo di coniugare il mondo apistico con quello delle cave, mettere insieme il settore estrattivo e la tutela ambientale rappresenta "un nuovo modello di sviluppo sostenibile".

​Infatti il progetto prevede la reintroduzione della specie Apis Mellifera Ligustica, un'ape minacciata dall'estinzione e, nella scelta delle piante per il riambientamento delle cave, si tiene conto di quali siano quelle più adatte legate al nutrimento delle api.

​Le cave non devono più essere viste come ferite nel territorio, ma come occasioni di rinascita e innovazione ecologica.

​Si è così creato un collegamento inedito e virtuoso tra il settore estrattivo e quello apistico, che ha già portato risultati concreti con 250 alveari installati in oltre 30 siti estrattivi in tutta la regione Umbria, il che dimostra, come gli imprenditori del settore riconoscono i vantaggi di questa collaborazione per tutto il territorio regionale.

​Produrre miele nelle cave non è solo un fatto di rigenerazione, ma anche di monitoraggio poiché analizzando il miele prodotto, si possono dedurre una serie di indicatori importantissimi sull'ecosistema in cui le api lavorano.

​Infatti il progetto regionale "Proud to Bee Quarry" ha come scopo:

- incrementare la biodiversità, con il recupero degli ecosistemi nelle aree interessate dalle attività estrattive;

- svolgere attività di monitoraggio ambientale, con una rete di biomonitoraggio che, grazie alle api, sentinelle ambientali per eccellenza, sia in grado di fornire dati preziosi sulla qualità del territorio.